Pinacoteca Tano Santoro

Pinacoteca Tano Santoro

Nei locali ristrutturati della pinacoteca comunale dello storico Palazzo che fu Residenza Municipale sin dal lontano 1645, si trova la mostra permanente di pittura dedicata all’artista contemporaneo Tano Santoro

Descrizione

Questa permanente mostra di pittura propone una selezione delle sue «visioni» artistiche, tele di grande formato (almeno 2 metri) e bozzetti, tutti senza titolo: «una trama di segni e di luci che hanno modificato profondamente, pur senza tradirlo, la sua nozione di realismo».

«L’inaugurazione di martedì 28 agosto vuole essere il nostro omaggio ad un caro amico ed artista di grande livello, a cui abbiamo sempre guardato con grande orgoglio e fierezza, in ragione dei brillanti risultati conseguiti nel corso della sua carriera artistica» queste le parole del Sindaco Daniele Letizia.

TANO SANTORO 

Nato a Naso nel 1940, Tano Santoro sviluppa le sue prime presenze a contatto diretto con i migliori artisti dell’Italia del dopo guerra: Saro Mirabella, Armando Pizzinato, Giuseppe Scalvini. Con Tono Zancanaro approfondisce le tecniche incisorie e con Giuseppe Motti svolge un lungo periodo di confronto e ricerca pittorica e Giuseppe Migneco, il quale, nel 1955, nel frattempo aveva trovato, tra Naso e Capo d’Orlando, un ambiente recettivo e aperto in grado di cogliere l’occasione di portare avanti un progetto di ampio respiro: il premio nazionale di pittura Vita e Paesaggio di Capo d’Orlando. Il premio raccolse subito un gran numero di nomi tra cui Tono Zancanaro, celebre incisore padovano, Saro Mirabella e Giuseppe Motti. Furono questi personaggi ad influenzare il giovane Tano, che compiuti i vent’anni lasciò Naso per Milano, voglioso di mettere alla prova quella passione per l’arte che il contatto con l’esaltante mondo della rassegna estiva aveva esaltato. Dopo un primo periodo di stenti, Santoro trova un maestro e una sistemazione presso lo studio di Giuseppe Motti, pittore tra i più importanti del Neorealismo lombardo. Dopo un fatico periodo di apprendistato, durato più o meno sette anni, dal 1961 al 1968, Tano fa il primo esordio nel 1969, data cruciale per un’attività di cui, per la stessa volontà dell’autore, non esistono più testimonianze. Lasciato lo studio di Motti, Santoro si trasferisce in un proprio atelier all’ultimo piano di un antico palazzo milanese di via Garibaldi, affacciato sui tetti della basilica romanica di San Simpliciano.Fino alla prima metà dei Settanta la sua pittura graviterà attorno al realismo esistenziale, senza mai aderirvi completamente, a curare la sua produzione sarà la Galleria Cafiso di Milano, fino al 1975, quando rotto il contratto, Santoro gestirà privatamente il rapporto coi collezionisti. A partire da quella data, la pittura di Santoro importa massicciamente dalla grafica il valore costitutivo del segno nella sua pittura. La produzione incisoria, di cui Santoro è pure stampatore, grazie al laboratorio installato nel nuovo studio, sarà il suo principale mezzo di sostentamento per oltre un ventennio, grazie all’alto valore tecnico e formale riconosciuto dai collezionisti e alle sue virtuosistiche calcografie. Se la natura grafica e disegnativa di questo artista è un dato ampiamente discusso e argomentato dalla critica, una tensione cromatica radicale ed elettrizzante, riguarda, come fatto stilistico autonomo e portante, buona parte della pittura di Santoro alla fine degli anni ‘70, basti guardare alle scioccanti cromie complementari di un olio, oggi conservato nelle collezioni comunali di Naso, lascito dell’artista alla cittadina in seguito alla grande personale del 1986. Se Santoro è un autore grafico eruttivo, sterminata la sua produzione non solo incisoria ma soprattutto disegnativa, la vocazione naturale all’immediatezza del segno diviene nella pittura una pausata dimensione di riflessione sulle forme. I termini di questa investigazione sono temporalmente dilatati, l’artista ritorna sulla stessa opera a distanza di molti anni, spesso non ancora soddisfatto del risultato raggiunto. Questa visione rientra perfettamente nell’amministrazione severa e oculata che l’artista ha fatto della sua carriera. Le personali si susseguono con cadenza annuale, egli seleziona rigidamente i pezzi dell’esposizione cercando di ricostruire globalmente, tramite tutti i suoi mezzi espressivi, le qualità e lo spessore della sua produzione. Così le personali della fine degli anni ‘70 e dei primi anni ‘80, raccolgono la summa di opere tese tra influssi figurativi futuristi, sironiani e metafisici, in una koinè indipendente che fa del segno il mezzo d’espressione di complessi equilibri. Anche se il carattere ciclico dell’arte di Santoro rende difficile una periodizzazione lineare, un blocco abbastanza omogeneo di pitture d’impianto più classico e monumentale, attraversa gli anni ‘80 dell’artista, in una commistione tra figurazione e segno perfettamente equilibrata. Compaiono allora sistemi di colori caldi, mediterranei, il giallo e il blu e il relativo complementare, il segno segue un’architettura fondamentalmente figurativa pur nelle ampie e sfaldate pennellate ampie e larghe. Sono invece i disegni e le acqueforti a costituire il “laboratorio sperimentale dell’artista”. La verve massiccia e robusta del suo segno esplode, senza reticenze sulla superficie della lastra, anticipando di quasi un decennio la pittura. Se gli anni ‘80 si muovono all’interno di un dichiarata e ancora maggioritaria figurazione, nei paesaggi delle tecniche miste dei primi anni ‘90, l’artista sposta il baricentro della sua espressione verso una ricerca segnica “enciclopedica”, tra frottage e tensioni gestuali. La figura umana perde la sua centralità e “l’analisi del segno”, sottotitolo dato spontaneamente dall’artista commentando un’opera del periodo, diviene il soggetto esclusivo anche della sua pittura a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso. Nascono così composizioni il cui eco figurativo scompare sotto le stratificazioni segniche, tra molteplici tensioni dinamiche e organizzazioni spaziali di forme totalmente libere. Contemporaneamente a questo processo di radicalizzazione, Santoro approccia con sempre maggior frequenza il monocromo quale superficie su cui “cavare” le ultime tracce della figurazione . Ma non è una via esclusiva: l’invenzione non è scandita da ritmi regolari, l’artista muta sempre ritmo e colore pur rivisitando gli stessi temi di sempre, la prospettiva appare però chiaramente quella di un astrattismo segnico quasi “barocco”, in cui l’emozione della tela arriva attraverso la meditazione sulle forme . Il pittore è conscio del rischio di un appiattimento conseguente alla sua complessità grafica, quindi calibra le composizioni volgendo in maniera maggioritaria, ma non esclusiva, la sua paletta ai toni “freschi” dei verdi e invece più profondi del blu . Tra le trame di questa pittura tono su tono, Santoro potenzia, nella luminosità assoluta dei bianchi, ultima frontiera del colore e del segno affrontata dal maestro come problema teorico e pratico dell’arte pittorica, vero segno in levare, negativo, imposto al moto della sua pittura.

Galleria immagini

Modalità di accesso

A tutti

Contatti e indicazioni

Pinacoteca Tano Santoro

Indirizzo: 98074 - Pinacoteca Comunale. Piazza F. Lo Sardo. Via Guglielmo Marconi 2 - Naso (ME).

T: 0941.960076 - 3314201

ufficioturistico@comune.naso.me.it

Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì
dalle 09:00 alle 12:30

Sabato - Domenica
dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00

Ulteriori informazioni

Mostre personali
1967 Galleria Città di Piacenza
1968 Galleria Rinascita, Milano
1968 X Mostra Nazionale di Pittura, Capo d'Orlando (Me)
1969 Galleria G. 10, Lodi (Mi)
1973 Galleria II Pendolo, Messina
1974 Galleria La Nuova Sfera, Milano
I974 Galleria La Cornice, Legnano (Mi)
1975 Galleria Magenta, Brescia
1975 Biblioteca Comunale, Piombino (Li)
1975 Galleria dell'Orso, Milano
1976 Galleria del Centro Internazionale della Grafica, Venezia
1977 Galleria La Nuova Sfera, Milano
1977 Centro Culturale C. Barbieri, Broni (Pv)
1978 Galleria Arteincontro, Messina
1979 Galleria Formastudio, Roma
1980 Galleria La Bottega, Ravenna
1982 Castello Visconteo, S. Angelo Lodigiano (Mi)
1982 Sala Comunale Pascucci, Grosseto
1984 Galleria Segno Grafico, Venezia
1986 Sala Municipale, Naso (Me)
1989 Galleria Magazzino del Sale, Viareggio (Lu)
1995 "Castello Callego" S. Agata Militello (Me)
1996 Galleria "Bellinzona", Milano
1997 Società Dante Alighieri, Detroit, USA
1998 Etoile Toy, Visual Arts, Firenze
1998 Galleria ''Bellinzona", Milano
2002 Tre incisori "Tono, Tano, Togo", Centro dell'Incisione Alzaia Naviglio Grande, Milano
2003 Due dipinti e venti incisioni, con sculture di F. Ticciati, Centro Espositivo Comunale, Cecina (Li)
2003 Due dipinti e venti incisioni, con sculture di Fulvio Ticciati, Sala G. Gasparri, Populonia (Li)
2003 Galleria d'Arte ''Il Sagittario", Messina
2003 Galleria d'Arte "Bellinzona'', Milano
2005 "Brambati Arte", Togo, Grott. Tano, Vaprio d'Adda (Mi)
2006 Associazione Culturale "La regina di quadri", Modica (Rg)
2009 Spazio Espositivo Permanente "Tano Santoro", Castello Callego, S. Agata di Militello (Me)
2009 "Visus" olii, tecniche miste, insioni - Sala del Teatro "Vittorio Emanuele" di Messina
2018 L'Università Bocconi di Milano ha ospitato un'interessante mostra dedicata al pittore e incisore Tano
Santoro: nella Sala Ristorante dell'ateneo in scena 20 opere e 10 bozzetti, tutti senza titolo. La mostra è a
cura di Elena Pontiggia e mostra il realismo di Tano Santoro, le sue visioni, la sua voglia di mostrare nelle sue
opere la luce e la bellezza della realtà che vive.


Mostre collettive
1968 X Mostra Nazionale di Pittura. Capo d'Orlando (Me)
1969 Maestri e giovani nella grafica contemporanea. Galleria dell'Orso, Milano
1970 1a Biennale d'Arte, Laveno Mombello (Va)
1970 2a Biennale La Gioconda. Vinci (Pi)
1971 7a Mostra Città di Marsala (Tr)
1971 I" Premio Corticella, Bologna
1971 Mostra Nazionale di Pittura "Il nostro Po", Milano
1972 Galleria Brerarte, Milano
1973 La Permanente, Milano
1973 Rassegna Internazionale d'Arte, ll Ritratto Oggi, Albissola (Sv)
1974 Biennale Nazionale di Grafica, Cosenza
1974 "Giovane immagine critica a Milano", Casa della Cultura. Milano
1974 Biennale di incisione "Luigi Scrvolini". Livorno
1976 1925/I975, 50 anni di ricerca degli artisti siciliani. Capo d'Orlando (Me)
1976 3a Rassegna di Grafica contemporanea, Foggia
1976 Disegno e piccola scultura "La Permanente". Milano
1977 Grafica italiana contemporanea, Galleria d'Arte Moderna. Lubiana (YU )
1977 Rassegna "Pittura Italiana d'oggi", Biblioteca Civica, Saronno (Va)
1978 7a Rassegna di pittura, Vertova (Bs)
1978 Mostra, XXV Aprile "Sala Alabardieri". Cremona
1978 Galleria Centro Internazionale della Grafica.Venezia
1978 Cont. ItaIianArtist "Auditorium". Cleveland (Ohio) USA
1979 Galleria Schubert. Milano
1979 Galleria L'Agrifoglio. Milano
1979 Circolo della Stampa. Messina
1980 Sette proposte di figurazione (Biblioteca Comunale). S. Vittore Olona (Mi)
1980 I° Maggio 1980 (Centro Gaetano Invernizzi). Imbersago (Co)
1981 Galleria d'Arte Aleph, Milano
1982 8° Premio Nazionale di Pittura Colleverde. Agrigento
1982 11° Premio nazionale del Disegno "G. Segantini". Nova Milanese (Mi)
1981 11a Biennale della Grafica, Riva del Garda (Tn)
1985 Premio d'Arte Contemporanea Città di Campobello di Mazara (Tp)
1986 5a Triennale dell'Incisione, La Permanente. Milano
1987 Mostra d'Arte Contemporanea. Città di Campobello di Mazara (Tp)
1987 Biennale d'Arte Contemporanea. Città di S. Agata Militello (Me)
1989 Arte in Permanente, La Permanente. Milano
1990 Collettiva Istituto Tecnico "A. M. JACI". Messina
1994 Ecce Mater. Capo d'Orlando (Me)
1996 1a Rassegna dell'Incisione "Libera Accademia di Pittura Nova Milanese (Mi)
1996 4a Biennale dell'Incisione "Alberto Martini". Oderzo (Tv)
1997 Figurazioni "Arte d'immagine in Lombardia oggi". La Permanente. Milano
1997 Repertorio degli incisori italiani, Bagnacavallo (Rv)
1998 "Bianco e nero", Ass. Culturale, Regina di Quadri, Modica (Rg)
1998 5 Proposte di figurazione, Sala Comunale. Patti (Me)
2000 Galleria"Punto 23". Alba (Cn)
2001 Soci della Permanente, Museo "La Permanente". Milano
2001 "L'anno della continuità", Castello Callego. S. Agata Militello (Me)
2001 "La cornice e l'opera", Centro dell'Incisione Alzaia, Naviglio Grande. Milano
2002 Galleria "Giovasso". Milano
2002 Galleria "Il Sagittario". Messina
2002 "VIII Triennale dell'Incisione". Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente. Milano
2005 4a Rassegna Internazionale dell'incisione "Museo Civico". Cremona
2006 Riesistenze, Cascina Roma. S. Donato Milanese (Mi)
2006 4 Incisori per l'Associazione "Monsignor Quartieri". Lodi
2006 Rassegna degli Artisti per la Permanente. Milano
2006 Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea Città di Campobasso
2007 "Incontro con l'autore" Tano Santoro, La stamperia della fabbrica del talento - Milano
2007 Premio Santa Croce, Santa Croce sull'Arno - Pistoia
2007 Salon Internationel de l'Estampes au Grand Palais, Parigi
2007 Cartella d'incisione "Per amore punto" - Biblioteca Università di Pavia
2007 "Artisti nel piatto" Ceramica d'autore, Santa Cita - Palermo
2008 L'incisione italiana oggi, Gabinetto delle stampe - Bagnacavallo (Ra)
2008 Artisti della Permanente - "Villa Tittoni Traversi", Desio (Mi)
2008 Artisti della Permanente - "Palazzo Gallio", Gravedona (Co)
2009 Pungitopo Editrice, Patti (Me)
2009 Biennale di grafica "Passaggio a sud", Associazione incisori siciliani - Palermo
2009 "Incisioni" Cannaò, T. Santoro, Togo, Venditti - Cascina Anna - Milano
2009 Artisti della Permanente - Garbagnate (Mi)
2009 "Incontro con l'autore", Tano Santoro, incisioni. Scuola superiore di arte applicata del Castello
Sforzesco – Milano 

Ultimo aggiornamento

22/03/2023 11:22

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